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gennaio 19, 2011
Posted by: luciovero and Filed Under: Lo Spirito Del Carnevale
“Il Carnevale ronciglionese è certamente il più grande e fastoso della provincia di Viterbo con sfilata dei cavalieri maschere, balli, carri allegorici , le celebri “corse a vuoto” ,l’evento continua ad esercitare il suo fascino di tradizione e novità ancora nel terzo millennio.
La festa è caratterizzata da una fortissima partecipazione popolare. Il suo punto di forza è la realizzazione delle pregevoli maschere,l’organizzazione dei gruppi, che con le coreografie, la musica e i balli , valorizzano i colori e la vitalità che emana dai costumi. Due volti si ritrovano nella manifestazione: il fascino della rievocazione storica e l’originalità delle invenzioni giovanili. Ronciglione offre la maschera della migliore tradizione Italiana: “Nasorosso”. La corsa dei barberi, i cavalli senza fantino della Roma rinascimentale,oggi divenuto palio storico, il drappello di cavalleggeri che con montura da ussaro francese scorta le parate mascherate creano un clima dove l’identità personale, il sesso, la classe sociale non esistono più… si entra a far parte della Grande Illusione del Carnevale.
Sono soprattutto i giovani con la loro presenza, l’impegno, la fantasia a far vivere il carnevale; sia quando li vediamo protagonisti preparati nella rievocazione storica: dal lascino allo sbandieratore, sia quando, con l’originalità dell’inventiva, sanno dar vita a maschere sui trampoli, al teatro, alla maschera creativa di oggi. A “Nasorosso”, la maschera della commedia dell’arte del 1600, i ragazzi del carnevale della notte affiancano i desideri di oggi e con la fantasia producono nuove maschere. Oggi come allora ognuno può abbracciare nel suo costume la ragazza più bella o tuffarsi in un vaso di cioccolato caldo.
Sono convinto della necessità di dare forte continuità a questa tradizione, valorizzarla, salvaguardarla cogliendone lo stesso animus che fa vivere la rievocazione storica come la genialità del divertimento dei giovani. Colto l’animus e la potenzialità dei giovani, lo strumento è la sinergia delle associazioni, tutte hanno qualcosa da dire, tutte sanno divertire, valorizzare il territorio, richiamando il turismo.
A tutti cittadini e numerosi ospiti l’augurio di poter trascorrere giorni di divertimento e vivere l’unicità del nostro carnevale dove,anche in piazza, con ridicolose maschere si mostrano i comici del carnevale.
gennaio 4, 2011
Posted by: luciovero and Filed Under: Barberi
Per anni, siamo rientrai in scuderia delusi e arrabbiati,quest’anno “era tutto scritto” Il cavallo è nato per fare bugiardo l’uomo La nostra fiducia in Sivia non è mai venuta meno, neanche quando uno sprovveduto ci disse di chiamarla “somara for ever” La cosa più brutta che ti può succedere è vedere un cavallo che soffre. Lo fa in silenzio ti guarda, si aspetta una risposta che tu non hai… spesso non sai.E’la passione che ti fa arrivare dove l’immaginazione si ferma eppure quell’attimo è il lavoro di giorni, mesi, anni
Pippo,maestro di vita e di veterinaria mi disse:osserva i cavalli impara a guardarli a notare ogni piccola imperfezione…Provateci voi, io ancora non ho imparato. Dove c’è gusto non c’è “perdenza” Sono cinquanta anni che vedo correre il palio eppure ancora oggi,insieme al mio cavallo parte anche il mio cuore.
Ci sono cavalli che capiscono l’importanza della vittoria Sono stato fortunato, ho avuto” la cavalla della vita” ma … ne aspetto un’altra e un’altra ancora. Ho avuto tante soddisfazioni dalla vita,ma vincere il palio ti da una gioia immediata Sono sempre stato un moderato ma per difendere la “mia scuderia sarei capace di tutto. Il primo pensiero che ti passa per la mente appena vinto il palio è uno solo:non è possibile, non ci posso credere…Le corse dei cavalli sono una scuola di vita, sia che vivi a Ronciglione,a Campanelle o a Parigi Non esiste una verità assoluta nelle corse dei cavalli. La partenza è un attimo eppure quell’attimo è il lavoro di giorni, mesi anni
Una vittoria non viene mai per caso, viene da lontano,dalle nostre radici, da chi prima di noi ha posto le basi,da chi con noi ha condiviso, da chi… ci ama. Chi ama le corse dei cavalli si sente a casa ovunque sia una corsa… ne diventa parte L’emozione e l’entusiasmo che genera una vittoria ci fanno sentire vicino anche chi fino ad un istante fà era uno sconosciuto. L’emozione e la gioia fanno si che il nostro cuore batta oltre ogni immaginazione. Un’altra corsa un colpo d’aria gelida e rito ricomincia un altro palio un brivido
gennaio 4, 2011
Posted by: luciovero and Filed Under: Barberi
Si guardano: stima fiducia, inganno, intuizione, freddezza, simpatia,avversione difficile dire quali siano i sentimenti che imperversano dietro l’ incrocio veloce di sguardi.
Il turista, nuovo alla corsa è colpito dal nervosismo del barbero e dalla possanza del barbaresco; sarebbe disposto ad accettare i mortaretti appesi alla coda del cavallo che si erge palesando il nervosismo della criniera che svolazza sul canapo teso .
Oggi , non è così, non ci sono le puntate sui cavalli, mentre l’addestramento, e la tecnica sostituiscono la folla primitiva capace di avventurarsi sul percorso per incitare i cavalli.
La mossa rimane l’attimo più intrigante della corsa.
Il regolamento obbligherebbe il mossiere al rispetto dei secondi scritti nella busta prima di urlare Via!!!!
Molti stentano a credere alla correttezza del mossiere; lui in quella manciata di secondi pone in gioco la propria carriera, il prestigio, la professionalità… VIA!!!
Al contrario ci aspetta intrighi, sgarbi, raggiri dal lascino; i due si guardano e il lascino prova a indovinare i secondi in un cenno del volto del mossiere, forse per quest’ultimo, allineati i cavalli , non ha motivo di attendere per il via.
Ma I due protagonisti del gioco vanno letti diversamente: solo un lascino sereno sicuro sa comunicare la voglia di vincere al cavallo barbero, la sua tranquilla sicurezza passa al cavallo barbero che corre a vincere il palio.
D’altronde come può il mossiere correre il rischio che da una registrazione possa trasparire la sua indecisa attesa , una sua simpatia tradirebbe il gioco, distruggendo il proprio prestigio.
E’ il paziente addestramento costruito dalla scuderia che oggi vale più dei mortaretti nella coda, mentre il mossiere sa come dopo tanto lavoro una scorrettezza distruggerebbe se stesso e la corsa
gennaio 4, 2011
Posted by: luciovero and Filed Under: Sfilata
Le radici del Carnevale sono, come è noto, antichissime.
Riti, ancor oggi esistenti, come la “Festa delle Propaggini”, “La Festa dell’Orso”, il “Funerale di Carnevale” hanno elementi di forte analogia con le funzioni originarie del carnevale mediterraneo: il rovesciamento dei ruoli sociali, la rottura temporanea delle regole sociali, i riti agresti propiziatori della Magna Grecia con Dioniso e Bacco.
Sul piano organizzativo e sociale, il Carnevale è a tutti gli effetti una Festa nel senso antico del termine: un’intera comunità contribuisce in diversa misura a produrre uno spettacolo nuovo ogni anno che rinnova una tradizione antichissima e ancora vitale.
Non è un caso che i gruppi siano numerosi, ed ogni casa si trasformi in una sartoria.
Si lavora da molto tempo per il corso di gala, ma poi la maschera per il veglione, per il carnevale della notte.
Nel corso di gale stupisce il gruppo che realizza una coreografia, che incede controllato mentre accanto un altro gruppo balla impazzito, tra suoni , salterello , bande.
Ii costumi pieni di colore percorrono la città,sono il frutto di fantasia e tanto impegno di ogni mamma che veste a nuovo i bimbi per il corso di gala del carnevale
gennaio 1, 2011
Posted by: luciovero and Filed Under: Barberi
Il gioco storico della corsa dei barberi è l’appuntamento piu’ atteso del carnevale ronciglionese.
Non e’ solo la tradizione che sconvolge in questi giorni la cittadina , ma e’ la passione delle scuderie che alimenta una gara lunga sei mesi fino alla prossima carriera.
La gara è un’occasione per avvicinare cittadini e turisti al gioco storico
Per un turista la corsa potrebbe essere una presentazione di splendidi cavalli e costumi storici, ma a Ronciglione può facilmente trasformarsi in un sentimento, una passione, un’emozione.
Ogni fase rappresenta un’emozione ed ha origine da una diversa attività vissuta con il cavallo dal maniscalco ai supportes, al lascino, compiti diversi ma stesso nervosismo,stessa commozione,.
Per cogliere appieno il clima del Palio occorre partecipare alla vita di si scuderia, alle cene propiziatorie, : tra canti, balli, si esorcizza l’attesa della vittoria del giorno dopo . Non si interrompe un’emozione… così è successo al Campanone ,alla Pace, a Montecavallo! Dalla piazza alla cena della vittoria supportati dalle campanelline, sono esplose le emozione degli iscritti alla scuderia Brindisi e grida hanno accompagnato l’immagine della coppa alzata sulla piazza dal presidente tra lo sbandierare delle bandiere verdi arancio e gonfalone.
La gioia e la competizione rimane viva ,gli altri guardano con tormentati nell’attesa della prossima vittoria.
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